giovedì 26 dicembre 2013

l'ALBERETA

O mio bel ponte di ferro
che quand'ero fanciullo,
gioiosamente attraversavo
per correre veloce
all'altra sponda verde
dell'albereta.
Nei tragici giorni
dell'ultima guerra
cadesti vittima
e, ferito, abbandonasti
la tua carcassa ferrosa
fra una ricca vegetazione
che abbelliva
al tuo grigio colore
le ridenti colline.
Ormai troppo vecchio,
ti ricordo.
Porto con me i nostalgici silenzi,
inseguendo con l'immagine
i bei disegni, che le scie
delle barche dei renaioli
lasciavano sul fondo turchese
del bel fiume Arno

SILVIO POLLONI

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